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Il Contratto di fiume della valle del Temo

L'Ambito paesaggistico della Valle del Temo, centrato su Bosa e sulla Planargia dei centri ad anfiteatro sul mare, si estende dalla foce del Temo fino alla media valle verso nord, caratterizzata dalle gole del fiume e dalle aree boscate di Montresta (colonizzata nel 1750 ad opera di un gruppo greco peloponnesiaco già residente in Corsica), mentre verso sud si protende fino alle colline terrazzate di Tresnuraghes.
L'Ambito è definito dalla struttura ambientale della valle del Temo, che incide profondamente il territorio secondo una direzione prevalente nord-est sud-ovest e dalla fascia costiera, che si estende da Torre Argentina a Punta di Foghe. Il sistema vallivo è strettamente confinato dalle cornici degli espandimenti ignimbritici da un lato e dagli altopiani basaltici dall’altro, che dominano gli alti strutturali dei rilievi di quest’Ambito.
La coltivazione della vite e degli olivi sui terrazzamenti collinari caratterizza il paesaggio agricolo e riveste un significativo valore paesaggistico e di salvaguardia ambientale.
Il sistema insediativo della Planargia formato dai centri di Bosa, Sindia, Suni, Tinnura, Sagama, Flussio, Magomadas e Modolo, caratterizza fortemente l’Ambito.

Il territorio è strutturato in antico attraverso il centro di Bosa, in origine emporio fenicio con un porto fluviale sul Temo, poi città cartaginese, romana, bizantina e giudicale, successivamente abbandonata a vantaggio della nuova Bosa, sorta sulla riva destra del fiume come borgo del Castello duecentesco dei Malaspina. Nel II secolo d.C. Tolomeo menziona Bosa fra le città interne della Sardinia, pur collocandola correttamente a breve distanza delle foci del fiume Témos, l'unico fiume navigabile della Sardegna.
La fascia costiera segnata dall'estuario navigabile del Temo è interessata dai nuclei insediativi di Bosa Marina, Sa Lumenera, Santa Maria del Mare, Porto Alabe. Le coste alte e rocciose predominano rispetto alle poche spiagge e cale pietrose.
Il Contratto di fiume assume come elemento fondante il Fiume Temo, matrice della "città fluviale" di Bosa, e le sue connessioni con il paesaggio agrario della Planargia. Si affermano come centri matrice del paesaggio: il sistema idrografico-ambientale del Temo per la parte settentrionale a monte nell’Ambito, le colline terrazzate per il sistema ambientale meridionale.
Nella Planargia la coerenza, particolarmente evidente, tra il sistema insediativo urbano e agrario e il sistema ambientale geolitologico, orografico-morfologico e idrogeologico, richiama indirizzi di conservazione e riqualificazione di livello intercomunale.

Consulta la Dichiarazione d'intenti sottoscritta per il Contratto di fiume della valle del Temo.

Consulta la "Scheda d'Ambito n. 11 - Planargia" del Piano Paesaggistico Regionale.

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